giovedì 30 giugno 2016

Intervista a Palmina Celeste

L’arte come un punto di forza

Classe ‘63, anni portati divinamente, quelli di Palmina Celeste, di Torremaggiore, vivamente impegnata nella realizzazione di opere artistiche.
“Quando hai iniziato ad interessarti all’arte?”.
Sin da piccola ho nutrito un’immensa passione per l’arte, tanto che all’età di otto anni mi cimentavo già nel creare dei piccoli lavori. Ero incredibilmente attratta dal mondo artistico e lo sono tuttora. Credo, anzi ne sono più che convinta, che si nasca già con una certa vena creativa”.
“Una dedizione che ti ha accompagnata negli anni, vero?”.
Sì, la mia è stata una passione sempre infinitamente grande, quella invece per gli studi scolastici, se devo essere sincera, un po’ minore…”.
“Le tue esperienze lavorative?”.
Diplomatami in scuola di taglio e cucito, ho iniziato subito a lavorare presso una sartoria dove ho proseguito per cinque anni. Poi mi sono sposata, ho avuto tre figli e sono diventata anche nonna!”.
“Come sei riuscita a conciliare la tua voglia di creatività e cosa hai realizzato?”.
Quando si ha una passione vera è difficile abbandonarla. Si può accantonarla per un po’, ma poi torna alla ribalta più viva che mai. Ho dato infatti libero sfogo alla  fantasia, realizzando svariate cose”.
“Tipo?”.
Dai lavori all’uncinetto al decoupage. Ho creato sfere natalizie dipinte, piatti e persino damigiane. Fu proprio cinque anni fa che scoprii il mondo del decoupage e  realizzai dei lavori che colpirono ed affascinarono così tanto un mio amico pittore, che mi suggerì di dipingere su tela. Allora ascoltai il suo consiglio ed iniziai a farlo. Sono tre anni che realizzo delle tele, inizialmente dipingendo con colori acrilici. Ora invece uso anche quelli ad olio”.
Ma Palmina è una che non si ferma mai. Da un anno è socia dell'Associazione Culturale Piccole Arti di Foggia e, grazie al Presidente Giovanni Manzari, alla Direttrice Artistica Elisabetta Fuiano ed all'amico e collaboratore, il pittore Antonino Speranza, riesce a partecipare a tutte le mostre della Capitanata. Oggi ha accumulato una giusta dose di esperienza nel gestire la sua passione pittorica, senza trascurare gli affetti dei cari.
“Come riesci a conciliare il tutto con la famiglia?”
Il tempo a disposizione purtroppo a volte non mi consente di dedicarmi quando e quanto vorrei all’arte, però…”, e sorride, “la mia passione è talmente forte che dipingo anche di notte!”.
L’arte dunque, è il suo punto di forza, ma accompagnato dal “non arrendersi, impegnandosi e continuando a crederci sempre e fermamente”.
Un impegno ed un credo estensibile in ogni campo e valido per tutti.

                                                                                  Elisabetta Ciavarella





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