I libri, nutrimento per l’anima
“I miei romanzi nascono dalla mia immaginazione, dalle esperienze di vita vissuta. Scrivere per me è come un prolungamento dei miei sogni ad occhi aperti, messi nero su bianco”, per Antonio De Cristofaro, nativo di Bellona, in provincia di Caserta.
Attualmente egli
risiede a Corbetta, in provincia
di Milano, dove svolge la professione di insegnante di lingua e civiltà inglese.
“Mi
piace descrivere ciò che immagino rendendolo il più aderente possibile alla
realtà, nella mente del lettore. Mi attengo ad un precetto letterario del mondo
anglosassone che dice Non dire, mostra!”.
Nel 2007
pubblica un lungo racconto dal titolo “Vite spezzate, il sogno e la memoria”, (Maremmi Editori Firenze), una storia di
intrinseca drammaticità che risulta spezzata nel racconto, come è spezzata la
vita di Ada e delle donne e degli uomini che le stanno intorno. Nato da
un’esperienza personale è un racconto semiautobiografico.
Nel 2011 invece,
il suo primo romanzo “Lucrezia Borgia, vita intima di una principessa”,
(La Riflessione, Davide Zedda Editore),
in cui
narra la storia romanzata di Lucrezia Borgia, famosa figura femminile del
Rinascimento italiano. “Non è stato
facile calarmi nella realtà della protagonista, ma ho cercato di rivivere le
sue vicissitudini attraverso l’essere di donna del suo tempo”.
Ed un secondo romanzo, Giada, in cui ancora una volta la
protagonista è una donna, stavolta però dei tempi nostri.
“Cosa significa per te leggere un libro,
invece che scriverlo?”.
“Leggere un libro per me è un arricchimento
incalcolabile. Attraverso l’autore di quel libro entro in relazione con il suo
mondo interiore, in un certo qual modo mi approprio del suo vissuto. I libri
sono il cibo della mia anima, del mio essere, del mio pensare, del mio
riflettere sulle cose della vita. Essi inoltre, sono stati di grande aiuto ed
insegnamento. Ed è forse proprio per la grande quantità di libri che ho letto
che sono un grande sognatore…”.
“Ma quale altra passione hai?”.
“La prima passione è quella
della lettura, non passa giorno della mia vita che non legga almeno qualche
pagina di un libro. Poi mi piace lo sport, da giovane ho praticato il calcio e
la pallavolo, però, il calcio è stato ed è tuttora il mio sport preferito. Ero
e sono anche un appassionato di ciclismo. Fino a qualche anno fa andavo in bici
da corsa per divertimento, ma purtroppo un problema alla colonna vertebrale, mi
ha impedito di continuare ad usare la mia amata bici! Ora la usa mio figlio, il
quale ha praticato per dieci anni lo sport del ciclismo, fino ad arrivare alla
categoria di Juniores con discreti risultati. Mi piace ascoltare la musica;
sono rimasto ancorato ai gruppi degli anni settanta, Pink Floyd e Genesis, ma amo molto anche la musica classica. Le mie
opere preferite sono Le quattro stagioni di A.Vivaldi e La nona sinfonia di
L.V. Beethoven. Ovviamente, l'altra grande mia passione è quella della
scrittura”.
“Se dovessi inserire nella trama di un
tuo libro delle persone a te care o vicine, quali inseriresti e quali non?”.
“Ho già provveduto ad inserirle quasi tutte,
nelle mie prime tre opere, che in ordine cronologico sono: Vite spezzate, il
sogno e la memoria; Lucrezia Borgia, vita intima di una principessa e Giada.
Non sono uno che porta odio anche se mi si fa del male, pertanto, direi che
quando mi capita di descrivere dei personaggi mi rifaccio quasi sempre a
persone da me conosciute, sia parenti che amici o semplici conoscenti che hanno
in qualche modo lasciato un ricordo nella mia mente. Con i primi tre libri, che
considero una trilogia, ho inteso pagare il mio tributo all'elemento femminile
che è stato preponderante nella mia formazione personale, caratteriale e
culturale. Il mio prossimo romanzo però, vedrà come protagonista finalmente un
uomo!”.
Ed uno scrittore
con una forte passione per la lettura come Antonio De Cristofaro, dimostra che
un bravo scrittore, prima di scrivere, è sempre un buon lettore.
ellybetta