“Suicidi
al sorgere del sole- La seconda indagine del commissario Vega”
(Intrecci Editore),
è la seconda opera letteraria
di Antonio Infuso,
giornalista torinese laureato al DAMS/Cinema ed attualmente addetto
stampa presso un ente locale.
Da
oltre trent’anni dedito al
giornalismo, ma anche con un
passato da speaker radiofonico, ha già
scritto un romanzo nel 2015, con oltre 4.000 copie vendute
tra ebook e cartaceo, “Il Commissario Vega –
Indagine di sola andata”
“Antonio,
il tuo libro di cosa tratta?”.
“Tratta
del suicidio di dieci uomini, ognuno preceduto
dall’omicidio di una donna, tra compagne, fidanzate,
mogli, amiche. Il rituale con cui si tolgono la
vita è sempre lo stesso... all’alba di un solstizio o di un
equinozio… ma meglio non svelare altro... Dato
poi che da tempo la Omicidi di Torino è inutilmente a caccia
del regista del tragico rituale, l’ultima speranza è
Stefano Vega, un ex-commissario
che vive a Cuba con due ex poliziotti della sua squadra
e torna a Torino proprio
per investigare sui casi”.
“Cosa
ne pensi
della
giustizia e del
suo trionfo?”.
“Ritengo
che nell’eterna
battaglia tra il bene e il male, occorre a
volte fare delle
scelte drastiche e discutili. La
giustizia, quella vera, ha sempre necessità di una spinta cinica, ma
onesta ed
anche se il mio Commissario a
volte è costretto a varcare i
confini etici, in una Torino bella e dannata, alla
fine cerca di farla trionfare”.
“Come
descriveresti il Commissario Vega?”.
“Un
uomo ironico, irrispettoso delle regole, a volte poco etico, ma
certamente onesto e dunque con un profondo senso della giustizia. Vega è il
più americano, in senso chandleriano, dei poliziotti italiani. Ma è
anche il più mediterraneo”.
“Perché
la presenza di Vega anche nel secondo libro?”.
“Ebbene
Vega è un personaggio così ben delineato
da poter divenire facilmente il protagonista di
numerosi libri di genere”.
E
dato il successo riscontrato, un augurio all’autore Antonio Infuso,
affinché tale personaggio riscuota sempre più consensi e risolva
nuovi ed entusiasmanti casi per gli amanti del genere.
Elisabetta
Ciavarella
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