mercoledì 23 luglio 2014

Intervista a Patrizio Sigona

Trasformarsi in un eroe, attraverso la scrittura, tutto è possibile

“Patrizio Sigona, sei un informatico e scrittore, ma quando e come è iniziata questa passione?”
 “Mi sono scoperto scrittore di romanzi recentemente quando, spinto da amici di vecchia data, ho scritto un libro che in parte riportava fatti ed avvenimenti avvenuti realmente negli anni ’80. Gli anni ‘80 infatti, per me hanno rappresentato il periodo del radicale cambiamento della mia vita”.
“Cosa ricordi maggiormente di quegli anni?”
Ricordo il periodo di lotta politica che portò ad ottenere esami superati con voto politico e lauree facilmente acquisite, difficilmente riconosciute in seguito, per molti ambienti lavorativi”.
“La tua prima opera come è nata?”.
L’idea iniziale era quella di raccontare delle mie esperienze di vita quando facevo il conduttore radiofonico presso alcune emittenti private dell’epoca. In realtà non sarebbe dovuta essere una biografia, ma una testimonianza di quell’ evento socio-culturale che cambiò il concetto dell’informazione diffusa via etere. Però ho aggiunto del pepe, un qualcosa di più ampio respiro, che creasse maggiore interesse alla storia raccontata. Oltre all’evento mediatico del tutto rivoluzionario che sancì l’inizio dell’era moderna delle radio e televisioni commerciali, inserii altri fatti avvenuti allora che caratterizzarono la vita di tutti noi: la polizia politica, l’eversione criminale, la rivoluzione studentesca, gli attentati, le brigate rosse, i servizi segreti deviati... con in aggiunta una buona dose di fantasia”.
“Non è che questo tuo primo libro,  La polvere che balla, risulti in un certo senso un po’ autobiografico?”.
In effetti, in un mix fantasioso di avvenimenti, a sfondo poliziesco, il protagonista da me inventato, l’ispettore Cinti, potrebbe essere la raffigurazione di me stesso, di quello che sono, con le mie insicurezze, le mie paure, le mie difficoltà, le mie gioie ed i miei successi. Come me e come tanti altri, Alessandro vive una vita da impiegato dello stato al limite tra lo svolgere il proprio lavoro al minimo sindacale, per poi trasformarsi in un impavido eroe senza macchia e senza paura”.
“Altri tuoi scritti?”.
La sindrome del tramonto, un thriller che porta il lettore a riflettere su come oggi sia possibile, non solo manipolare geneticamente diverse forme di vita, ma anche condizionare quella reale, soprattutto dove esiste psicologicamente un terreno fertile, come la sindrome del tramonto, un fenomeno frequentemente osservato nei malati di Alzheimer, conosciuto anche come delirium D. In seguito ho pubblicato La rotta delle principesse, una storia ambientata tra Roma e San Felice Circeo, che porta il famoso Commissario Cinti a scoprire loschi traffici svolti su una rotta che congiunge il Medio Oriente, dove ricchi nababbi non badano a spese per comprare favolose automobili rubate in l’Italia. Da un paio di anni ho terminato Il presagio del cerchio, una storia tutta nostrana che scoperchia il prezzolato business delle concessioni edilizie facili e degli aggiustamenti dei piani regolatori della Roma degli anni ’60. Il primo luglio, invece, ho pubblicato l’ultimo mio romanzo La vendetta del Tokoloshe, in cui il protagonista abbandona il cliché del Commissario capitolino che svolge il suo lavoro solo nei parametri del quartiere EUR di Roma, infatti è ambientato in Sudafrica. Di fatto è un mio tentativo di crescita culturale, abbracciando esperienze e descrizioni più ampie di quelle troppo provinciali del ghetto zonale cui ho fin qui limitato i miei romanzi. Con La vendetta del Tokoloshe ho perso l'appellativo di scrittore dell'EUR, affibbiatomi dai miei amici e concittadini".
Patrizio Sigona nei suoi scritti precisa di puntare il dito su temi che sono ormai incancreniti nel tessuto della nostra esistenza e che non si riescono a debellare del tutto, tra cui la corruzione e l’illegalità, ma nelle sue storie non ci sono mai vincitori assoluti, come i buoni che vincono i cattivi.
I miei buoni non vincono mai i cattivi definitivamente e il bene non schiaccia mai il male completamente”.


Del resto è proprio come purtroppo accade nella realtà.

Ultimamente Patrizio Sigona ha pubblicato "Quartiere rosso sangue", edito dalla MR Editori. Una spystory che vuole denunciare il degrado di un famoso quartiere di Roma, l'EUR, culla di arte e cultura della civiltà romana ed italiana del '900, in cui l'autore fa giocare al gatto-e-topo i protagonisti, coinvolgendo monumenti e statue in un thriller davvero avvincente.


                                                                                                                  Ellybetta

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