Trasformarsi
in un eroe, attraverso la scrittura, tutto è possibile
“Patrizio Sigona, sei un informatico e scrittore, ma quando
e come è iniziata questa passione?”
“Mi sono scoperto scrittore di romanzi recentemente
quando, spinto da amici di vecchia data, ho scritto un libro che in parte
riportava fatti ed avvenimenti avvenuti realmente negli anni ’80. Gli anni ‘80 infatti,
per me hanno rappresentato il periodo del radicale cambiamento della mia vita”.
“Cosa ricordi maggiormente di quegli
anni?”
“Ricordo
il periodo di lotta politica che portò ad ottenere esami superati con voto
politico e lauree facilmente acquisite, difficilmente riconosciute in seguito, per
molti ambienti lavorativi”.
“La tua prima opera come è nata?”.
“L’idea
iniziale era quella di raccontare delle mie esperienze di vita quando facevo il
conduttore radiofonico presso alcune emittenti private dell’epoca. In realtà
non sarebbe dovuta essere una biografia, ma una testimonianza di quell’ evento
socio-culturale che cambiò il concetto dell’informazione diffusa via etere. Però
ho aggiunto del pepe, un qualcosa di più ampio respiro, che creasse maggiore interesse
alla storia raccontata. Oltre all’evento mediatico del tutto rivoluzionario che
sancì l’inizio dell’era moderna delle radio e televisioni commerciali, inserii
altri fatti avvenuti allora che caratterizzarono la vita di tutti noi: la
polizia politica, l’eversione criminale, la rivoluzione studentesca, gli attentati,
le brigate rosse, i servizi segreti deviati... con in aggiunta una buona dose
di fantasia”.
“Non è che questo tuo primo libro, La polvere che balla, risulti in un
certo senso un po’ autobiografico?”.
“In
effetti, in un mix fantasioso di avvenimenti, a sfondo poliziesco, il
protagonista da me inventato, l’ispettore Cinti, potrebbe essere la
raffigurazione di me stesso, di quello che sono, con le mie insicurezze, le mie
paure, le mie difficoltà, le mie gioie ed i miei successi. Come me e come tanti
altri, Alessandro vive una vita da impiegato dello stato al limite tra lo
svolgere il proprio lavoro al minimo sindacale, per poi trasformarsi in un
impavido eroe senza macchia e senza paura”.
“Altri tuoi scritti?”.
“La sindrome del tramonto, un thriller che porta il lettore a
riflettere su come oggi sia possibile, non solo manipolare geneticamente
diverse forme di vita, ma anche condizionare quella reale, soprattutto dove
esiste psicologicamente un terreno fertile, come la sindrome del tramonto, un
fenomeno frequentemente osservato nei malati di Alzheimer, conosciuto anche
come delirium D. In seguito ho pubblicato La
rotta delle principesse, una storia ambientata tra Roma e San Felice
Circeo, che porta il famoso Commissario Cinti a scoprire loschi traffici svolti
su una rotta che congiunge il Medio Oriente, dove ricchi nababbi non badano a
spese per comprare favolose automobili rubate in l’Italia. Da un paio di anni ho
terminato Il presagio del cerchio,
una storia tutta nostrana che scoperchia il prezzolato business delle
concessioni edilizie facili e degli aggiustamenti dei piani regolatori della Roma
degli anni ’60. Il primo luglio, invece, ho pubblicato l’ultimo mio romanzo La vendetta del Tokoloshe, in cui il protagonista abbandona il cliché del Commissario capitolino che svolge il suo lavoro solo nei parametri del quartiere EUR di Roma, infatti è ambientato in Sudafrica. Di fatto è un mio tentativo di crescita culturale, abbracciando esperienze e descrizioni più ampie di quelle troppo provinciali del ghetto zonale cui ho fin qui limitato i miei romanzi. Con La vendetta del Tokoloshe ho perso l'appellativo di scrittore dell'EUR, affibbiatomi dai miei amici e concittadini".
Patrizio Sigona nei suoi scritti precisa
di puntare il dito su temi che sono ormai incancreniti nel tessuto della nostra
esistenza e che non si riescono a debellare del tutto, tra cui la corruzione e
l’illegalità, ma nelle sue storie non ci sono mai vincitori assoluti, come i buoni che vincono i cattivi.
“I
miei buoni non vincono mai i cattivi definitivamente e il bene non schiaccia
mai il male completamente”.
Ultimamente Patrizio Sigona ha pubblicato "Quartiere rosso sangue", edito dalla MR Editori. Una spystory che vuole denunciare il degrado di un famoso quartiere di Roma, l'EUR, culla di arte e cultura della civiltà romana ed italiana del '900, in cui l'autore fa giocare al gatto-e-topo i protagonisti, coinvolgendo monumenti e statue in un thriller davvero avvincente.
Ellybetta
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